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Umoristico

ZIO BORISLa nuova (de)generazione - Le tavole di Zio Boris pubblicate da Martin Mystère - VARIANT LIMITED

29.90

EDIZIONE VARIANT LIMITED CON SOVRACOPERTINA 99 PEZZI

Per un lungo periodo gli ora vecchi lettori di fumetti (stiamo parlando infatti dei primi anni ’70) si sono sentiti tranquilli: la striscia che li minacciava or da questa or da quella testata era silenziosamente sparita dalla circolazione, e ricompariva soltanto in estemporanee ristampe. Con lei i suoi protagonisti: Zio Boris, creatore di mostri non sempre ben riusciti; Skull, teschio volante in grado di superare i Mach 2; Frankie, “creatura” sentimentale; Wolf, licantropo antropofago; Nonno Joe, la misteriosa “cosa” nella bara e il suo nemico giurato Van Helsing; Igor, assistente di laboratorio e procacciatore di cervelli freschi ma dalla dubbia provenienza; Bloody Mary, la bella del castello… sembravano essersene andati per sempre e non rappresentavano più un pericolo per gli incauti villici che frequentavano la zona. Tutto questo – avremmo appreso più tardi – perché la maledizione della strega Malefica li aveva fatti piombare in un sonno profondo “per almeno quarant’anni”. Ma, dopo quattro decadi, gli effetti della maledizione si sono esauriti, e Zio Boris e i suoi amici si sono risvegliati in quello che per loro è un mondo completamente nuovo e non facilmente comprensibile in un’inedita serie pubblicata dal 2016 in appendice a Martin Mystère, illustrata dapprima dal “classico” Daniele Fagarazzi e proseguita da Massimo Bonfatti. Questo è il primo volume che raccoglie le loro imprese, che, salvo interventi stregoneschi, hanno intenzione di continuare a lungo.

Il ritorno di TILT

26.90

Dopo una lunga ricerca finalmente il segreto è stato svelato. Nascosto dietro la testata Tilt si trova un gruppo di personaggi rappresentativi dei primi anni ‘70, quando la rubrica che portava quel nome uscì sul Corriere dei Ragazzi, una rivista ancora ricordata con affetto dai suoi lettori. Al contrario di quanto accade di solito sulle quarte di copertina, qui non ci occupiamo del contenuto del volume, che propone un’ampia scelta di tavole uscite tra il 1972 e il 1974: lo fanno la presentazione e soprattutto, i suoi testi, i suoi disegni e la sua satira alla società di allora. Parliamo invece della sua copertina: un affettuoso omaggio di Massimo Bonfatti a un passato non troppo lontano ma neppure troppo vicino in cui era un “cinno”, “ragazzino” in emiliano, ascoltava Sgt. Pepper dei Beatles e leggeva avidamente Tilt. Divertitevi a trovare i molti particolari nascosti, ma non distraetevi al punto di dimenticare le pagine che la copertina racchiude, le quali presentano un mondo molto simile a quello attuale, ma forse un po’ più sereno.