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Umoristico

TUTTA COLPA DEI MIEI GENITORI(Prima di nascere non ero così)

21.90

Valentina Uccheddu, nata nell’isola del blu, la Sardegna, e approdata nel verde della pianura padana, a perdersi negli occhi dei bambini di diversa nazionalità che la chiamano “maestra”. Da sempre appassionata di libri e fumetti in cui si è trovata immersa grazie agli interessi del padre e dei fratelli più grandi. Cura un blog su cui riversa sensazioni e suggestioni del quotidiano e delle sue scorribande nei boschi, e nel quale non teme di cimentarsi con la poesia. È stata coautrice del libro Parlami di lei, ricordo di alcune donne della bassa parmense. Scrive sui social da quando Twitter aveva 140 caratteri e ha socializzato così tanto da sposare uno dei suoi follower. Tutta colpa dei miei genitori è la sua prima raccolta di aforismi, un libro in cui troverete molte verità, forse a volte un po’ amare, ma sempre con il sorriso sulle labbra.

Con le illustrazioni di Raffaele Della Monica, Stefano Di Vitto, James Hogg, Anna Lazzarini, Patrizia Mandanici, Marcello Mangiantini, Gianni Sedioli, Walter Venturi, Stefano Voltolini.

ZIO BORISLa nuova (de)generazione - Le tavole di Zio Boris pubblicate da Martin Mystère - VARIANT LIMITED

29.90

EDIZIONE VARIANT LIMITED CON SOVRACOPERTINA 99 PEZZI

Per un lungo periodo gli ora vecchi lettori di fumetti (stiamo parlando infatti dei primi anni ’70) si sono sentiti tranquilli: la striscia che li minacciava or da questa or da quella testata era silenziosamente sparita dalla circolazione, e ricompariva soltanto in estemporanee ristampe. Con lei i suoi protagonisti: Zio Boris, creatore di mostri non sempre ben riusciti; Skull, teschio volante in grado di superare i Mach 2; Frankie, “creatura” sentimentale; Wolf, licantropo antropofago; Nonno Joe, la misteriosa “cosa” nella bara e il suo nemico giurato Van Helsing; Igor, assistente di laboratorio e procacciatore di cervelli freschi ma dalla dubbia provenienza; Bloody Mary, la bella del castello… sembravano essersene andati per sempre e non rappresentavano più un pericolo per gli incauti villici che frequentavano la zona. Tutto questo – avremmo appreso più tardi – perché la maledizione della strega Malefica li aveva fatti piombare in un sonno profondo “per almeno quarant’anni”. Ma, dopo quattro decadi, gli effetti della maledizione si sono esauriti, e Zio Boris e i suoi amici si sono risvegliati in quello che per loro è un mondo completamente nuovo e non facilmente comprensibile in un’inedita serie pubblicata dal 2016 in appendice a Martin Mystère, illustrata dapprima dal “classico” Daniele Fagarazzi e proseguita da Massimo Bonfatti. Questo è il primo volume che raccoglie le loro imprese, che, salvo interventi stregoneschi, hanno intenzione di continuare a lungo.

ZIO BORISLa nuova (de)generazione - Le tavole di Zio Boris pubblicate da Martin Mystère

22.90

Per un lungo periodo gli ora vecchi lettori di fumetti (stiamo parlando infatti dei primi anni ’70) si sono sentiti tranquilli: la striscia che li minacciava or da questa or da quella testata era silenziosamente sparita dalla circolazione, e ricompariva soltanto in estemporanee ristampe. Con lei i suoi protagonisti: Zio Boris, creatore di mostri non sempre ben riusciti; Skull, teschio volante in grado di superare i Mach 2; Frankie, “creatura” sentimentale; Wolf, licantropo antropofago; Nonno Joe, la misteriosa “cosa” nella bara e il suo nemico giurato Van Helsing; Igor, assistente di laboratorio e procacciatore di cervelli freschi ma dalla dubbia provenienza; Bloody Mary, la bella del castello… sembravano essersene andati per sempre e non rappresentavano più un pericolo per gli incauti villici che frequentavano la zona. Tutto questo – avremmo appreso più tardi – perché la maledizione della strega Malefica li aveva fatti piombare in un sonno profondo “per almeno quarant’anni”. Ma, dopo quattro decadi, gli effetti della maledizione si sono esauriti, e Zio Boris e i suoi amici si sono risvegliati in quello che per loro è un mondo completamente nuovo e non facilmente comprensibile in un’inedita serie pubblicata dal 2016 in appendice a Martin Mystère, illustrata dapprima dal “classico” Daniele Fagarazzi e proseguita da Massimo Bonfatti. Questo è il primo volume che raccoglie le loro imprese, che, salvo interventi stregoneschi, hanno intenzione di continuare a lungo.

Il ritorno di TILT

26.90

Dopo una lunga ricerca finalmente il segreto è stato svelato. Nascosto dietro la testata Tilt si trova un gruppo di personaggi rappresentativi dei primi anni ‘70, quando la rubrica che portava quel nome uscì sul Corriere dei Ragazzi, una rivista ancora ricordata con affetto dai suoi lettori. Al contrario di quanto accade di solito sulle quarte di copertina, qui non ci occupiamo del contenuto del volume, che propone un’ampia scelta di tavole uscite tra il 1972 e il 1974: lo fanno la presentazione e soprattutto, i suoi testi, i suoi disegni e la sua satira alla società di allora. Parliamo invece della sua copertina: un affettuoso omaggio di Massimo Bonfatti a un passato non troppo lontano ma neppure troppo vicino in cui era un “cinno”, “ragazzino” in emiliano, ascoltava Sgt. Pepper dei Beatles e leggeva avidamente Tilt. Divertitevi a trovare i molti particolari nascosti, ma non distraetevi al punto di dimenticare le pagine che la copertina racchiude, le quali presentano un mondo molto simile a quello attuale, ma forse un po’ più sereno.

La preistoria di TILT

23.90

Nel 1968 tre autori quasi esordienti (Marco Baratelli, Alfredo Castelli e Mario Gomboli), insieme a un veterano del fumetto, Carlo Peroni, diedero vita a Tilt, una rivista umoristica autoprodotta ispirata all’americana Mad. Tilt uscì per soli due numeri, eppure, lungi dall’essere dimenticata, generò un piccolo “cult” ed è regolarmente citata nelle opere sul fumetto italiano. Tutto questo e molto altro ancora lo potete leggere nella presentazione di questo volume, che ripropone in quasi-anastatica quei due albi mai più ristampati da oltre cinquant’anni. L’esperimento sociologico che ci interessa compiere è il seguente: può un lettore di oggi sorridere e apprezzare battute scritte più di mezzo secolo fa e ispirate da personaggi in gran parte dimenticati? Noi scommettiamo di sì, ma se le cose andranno diversamente, ammetteremo con lealtà la sconfitta. Saremo un po’ dispiaciuti per avervi fatto spendere inutilmente del denaro, ma riusciremo a farcene una ragione.

LE EROTICOMICHE

20.90

Una recente ricerca della University of Southern Mississippi rivela che l’umorismo a sfondo sessuale non fa ridere le donne alla ricerca di relazioni durature. Quindi, se intendete comprare questo regalo per portarlo a un primo appuntamento, attenzione, nuoce gravemente alle prospettive matrimoniali! In qualsiasi altro caso, invece, leggetelo e regalatelo senza paura: un fuoco di fila di fulminanti tavole autoconclusive a sfondo erotico, da leggere tutte assieme o da centellinare prima di andare a dormire o di qualunque altra cosa decidiate di fare tra le lenzuola!