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LA MIA VERSIONE MIGLIORELa mia versione migliore

18.00

Questo libro, che non è una biografia in senso stretto, né un romanzo, un encomio o un’apologia, è la storia di una vita intera, il ritratto dall’interno e senza veli di una donna nata a metà del secolo scorso e morta alla fine del 2021 – che è stata due volte moglie, due volte madre, pittrice e artista in senso ampio. È un tributo alla sua memoria e al tempo stesso anche una promessa mantenuta; un pegno d’amore e di riconoscenza verso chi ci ha donato la vita e, andandosene, ci rigenera attraverso la condivisione della sua storia che continua a respirare attraverso di noi e nelle nostre parole si riconosce come se si vedesse per la prima volta. Quanta umanità c’è in una vita? E quanta verità può esserci nel raccontarla? Se una vita è stata tanto generosa da non nascondersi di fronte a se stessa, ai propri figli e al mondo esterno, forse un racconto non basterà a comprenderne il senso, ma ci trasformerà come per magia nella sua versione migliore.

Michela Duce Castellazzo è un’autrice genovese e docente liceale. Dopo la laurea in filosofia, si specializza a Milano in Relazioni pubbliche e Comunicazione d’impresa e diventa responsabile della comunicazione in una SpA di engineering genovese. Dal 1996 riprende ad insegnare nelle scuole superiori piemontesi e toscane. Vive a Fosdinovo ed è docente in Filosofia e scienze umane. Ha scritto e pubblicato raccolte di poesie, racconti e romanzi.

La preistoria di TILT

23.90

Nel 1968 tre autori quasi esordienti (Marco Baratelli, Alfredo Castelli e Mario Gomboli), insieme a un veterano del fumetto, Carlo Peroni, diedero vita a Tilt, una rivista umoristica autoprodotta ispirata all’americana Mad. Tilt uscì per soli due numeri, eppure, lungi dall’essere dimenticata, generò un piccolo “cult” ed è regolarmente citata nelle opere sul fumetto italiano. Tutto questo e molto altro ancora lo potete leggere nella presentazione di questo volume, che ripropone in quasi-anastatica quei due albi mai più ristampati da oltre cinquant’anni. L’esperimento sociologico che ci interessa compiere è il seguente: può un lettore di oggi sorridere e apprezzare battute scritte più di mezzo secolo fa e ispirate da personaggi in gran parte dimenticati? Noi scommettiamo di sì, ma se le cose andranno diversamente, ammetteremo con lealtà la sconfitta. Saremo un po’ dispiaciuti per avervi fatto spendere inutilmente del denaro, ma riusciremo a farcene una ragione.

LA VENDETTA DI ANUBI

17.90

Un ricercatore del museo egizio di Torino viene ucciso a coltellate. L’uomo stava traducendo un papiro antico, la cronaca di una serie di feroci delitti commessi nel 1500 avanti Cristo a Tebe da qualcuno che indossava una maschera di Anubi, il dio dell’oltretomba, protettore delle necropoli e dell’imbalsamazione. E secondo il ricercatore quel papiro conteneva gli indizi per scoprire l’identità dell’assassino. L’ispettore che si occupa del caso, Giulio Arcandi, è un tipo scanzonato e ironico, ex ottantottino (era troppo giovane per il ’68, e ha quindi contestato nel decennio successivo), uno scettico militante che si scontra suo malgrado con l’ignoto. Un thriller su cui aleggia il velo del soprannaturale sullo sfondo di una Torino invernale e notturna, con le sue brezze gelide come gli aliti di antiche divinità non-morte e con le sue ombre che sembrano assumere ad ogni angolo forme spaventose e vendicative.

LO STREGONE APACHEE altre poetiche osservazioni

16.90

Dall’introduzione di Joe Lansdale: “Ezra Pound, Robert Frost e quasi tutti gli altri poeti che potresti nominare sono al sicuro. Non ho alcuna intenzione di spostare il pianeta terra o cambiare il modo in cui le persone scrivono poesia. Quello che ho fatto è divertirmi.”

Dalla prefazione di Stefano Fantelli: “Le poesie di Lansdale sono in realtà dei piccoli racconti, che potremmo chiamare “bonsai”. Brevi storie narrate in versi, ma sempre con il suo inconfondibile stile. È quindi Lansdale al 100% quello che scoprirete qui, alle prese con i suoi generi preferiti, affrontati con quello spirito tipicamente pulp che è il suo marchio di fabbrica. E ognuna di queste poesie è una fucilata che esplode sulla pagina, le parole sembrano voler stracciare il foglio, emettono suoni, sono chiare e spavalde e colme di umorismo e allo stesso tempo farcite di un’oscurità incombente e quasi quotidiana, orrori a volte grotteschi, con cui i protagonisti di queste fulminanti storie paiono essere abituati a convivere. E sullo sfondo, sempre, quell’atmosfera tipica del Texas orientale, come solo Lansdale ha la capacità di dipingere, che sembra di riuscire a respirarne l’aria, di quel profondo Sud, a volte anche solo nello spazio bianco tra un verso e l’altro.”

MINI FIABEe altre storie

17.90

Le fiabe come non ve le hanno mai raccontate. L’aspetto più maligno, nero, sensuale, gotico e perverso di tanti personaggi delle fiabe che ci sono familiari da sempre, con cui siamo cresciuti tutti quanti. Da Biancaneve a Cenerentola, dalla Bella Addormentata a Trilli di Peter Pan, da Pinocchio ad Alice nel Paese delle Meraviglie, passando per Pollicino e Raperonzolo, solo per citarne alcuni. Scoprirete aspetti di loro che non avete mai neanche sognato. Questo nuovo volume di Paolo Massagli è un gioiello macabro e grottesco.

Dalla prefazione di Giuseppe Di Bernardo: “Le pagine a fumetti di Paolo Massagli sono piene di uno spietato humor più nero della pece infernale con la quale sembrano illustrate. Il grottesco diventa creepy e wired, ma lo è da molto prima che questi aggettivi diventassero cool e social. Grazie al suo talentuoso pennello, i corsetti, i meccanismi, le cuciture, gli innesti metallici e i bendaggi, diventano sublime bellezza. Le illustrazioni sono disturbanti e allo stesso tempo seducenti, cariche di una tensione erotica annodata alla celebrazione della morte, Eros e Thanatos, bianco e nero che stanno in perfetto equilibrio come nello Yin e Yang.”

MORBO VENEZIANO

11.90

Cadaveri dal petto squarciato vengono a galla nei canali di Venezia e un piccolo satellite terrestre, sino a ieri non visibile, esce dalla propria orbita e compare nei nostri cieli. Una luna che non riflette la luce del sole, ma la assorbe. Ci sono cose che nascono e muoiono presto. O, almeno, noi crediamo che siano morte. In realtà si nutrono di pause e di silenzi, e meditano di riemergere dalla loro tana scavata nel tempo per tornare a nuova vita, sotto una nuova forma.

POESIE RITROVATE

17.90

Giuseppe Geri, da tutti e per tutta la vita detto “il Poeta”, nacque a Gavinana (sulle montagne pistoiesi) il giorno di Ognissanti del 1889. “Geri di Gavinana”, così firmava le sue poesie, anche quando la vita lo condusse, per motivi di lavoro, a vivere a Fornaci di Barga, in Garfagnana. Fu poeta illetterato (“non feci che la terza elementare”), poeta operaio, poeta contadino, o come piaceva dire a lui, poeta montanino: il suo canto ha la stessa spontaneità, sapore e freschezza che hanno le piante e i fiori delle sue montagne. Un canto insopprimibile: per lui, scrivere poesie su fogli di cui poi faceva dono a chi incontrava, era necessario come respirare. Nel 2015 sono stati ritrovati tre grossi album contenenti poesie in gran parte inedite: le più rappresentative sono state raccolte in questo libro, che va ad aggiungersi ad altri che raccolgono la sua produzione, tutti destinati a lasciare il segno, con i tocchi di arguzia e di inaspettata genialità poetica, in chiunque vi si avvicini, trasversalmente all’età e al grado culturale dei suoi lettori.

RAPSODIA WHITECHAPELNella mente di Jack Lo Squartatore

17.90

Raccolta di poesie dark in versi liberi ispirate alle vicende di Jack lo Squartatore, alle sue vittime e al quartiere londinese di Whitechapel dell’epoca vittoriana, tra macellerie, locali oscuri, ospedali con pazienti in preda alla follia da sifilide, vicoli e prostitute, del poeta e scrittore tre volte Premio Bram Stoker Award ed Elgin Award Alessandro Manzetti. Un viaggio psichedelico nella mente del più celebre serial killer di tutti i tempi e delle sue vittime, nelle investigazioni della polizia e nella vita nel famigerato East End di Londra di fine Ottocento, tra immigrazione, povertà, violenza. L’autore è uno dei maggiori interpreti della poesia dark contemporanea internazionale, con all’attivo oltre 40 pubblicazioni, in inglese e italiano, tra narrativa, poesia, saggistica e sceneggiature per graphic novel. Suoi racconti e poesie sono stati pubblicati su riviste e antologie negli Stati Uniti, Inghilterra, Italia, Australia, Canada, Polonia e Russia.

“Fantastica raccolta di poesie di Alessandro Manzetti. Potente, intelligente e piuttosto appagante. Avrai bisogno di questo libro durante lo scuro Ottobre, la mattina presto e nelle tarde notti. Racconta una storia meglio di un romanzo.”
– Joe R. Lansdale

L’edizione in lingua inglese di questo libro ha ricevuto una nomination al Bram Stoker Award 2020 e una nomination al SFPA Rhysling Award 2021.

SWEET POTATO

15.90

In questo volume troverete la trasposizione a fumetti di uno dei più apprezzati racconti di Joe Lansdale, la storia a tinte noir “Not from Detroit”, disegnata da Armando Rossi. A completare il volume, “Sweet Potato”, un racconto di genere horror weird uscito in lingua inglese soltanto qualche mese fa e quindi per la prima volta pubblicato in italiano, anche questo firmato da Lansdale.

TUTTA COLPA DEI MIEI GENITORI(Prima di nascere non ero così)

21.90

Valentina Uccheddu, nata nell’isola del blu, la Sardegna, e approdata nel verde della pianura padana, a perdersi negli occhi dei bambini di diversa nazionalità che la chiamano “maestra”. Da sempre appassionata di libri e fumetti in cui si è trovata immersa grazie agli interessi del padre e dei fratelli più grandi. Cura un blog su cui riversa sensazioni e suggestioni del quotidiano e delle sue scorribande nei boschi, e nel quale non teme di cimentarsi con la poesia. È stata coautrice del libro Parlami di lei, ricordo di alcune donne della bassa parmense. Scrive sui social da quando Twitter aveva 140 caratteri e ha socializzato così tanto da sposare uno dei suoi follower. Tutta colpa dei miei genitori è la sua prima raccolta di aforismi, un libro in cui troverete molte verità, forse a volte un po’ amare, ma sempre con il sorriso sulle labbra.

Con le illustrazioni di Raffaele Della Monica, Stefano Di Vitto, James Hogg, Anna Lazzarini, Patrizia Mandanici, Marcello Mangiantini, Gianni Sedioli, Walter Venturi, Stefano Voltolini.

VAHARO

25.90

Vaharo è un giovane guerriero, un cacciatore, un membro carismatico della tribù dei Vallai-or-Maallagi. Il suo coraggio e la sua determinazione ricordano i personaggi di quei fumetti che Roberto Diso ha disegnato per tutta la vita. Eroi come Tex, Zagor, Mister No. Diso ci prende per mano e ci accompagna in un tempo remoto in cui gli uomini dovevano combattere ogni giorno per la propria vita. E con questo romanzo ci porta in un genere letterario finora poco frequentato in Italia, la “Prehistoric Fiction”, ma l’autore si spinge oltre e va a toccare anche il “Prehistoric Fantasy”, raccontandoci un’avventura dove il protagonista deve vedersela con una creatura fantastica tanto imponente quanto micidiale, proveniente dalla costellazione del Toro. Non solo, Vaharo dovrà affrontare anche l’essere più pericoloso mai esistito: l’uomo. Per salvare i suoi cari, per proteggere l’amore della sua vita, Vaharo infatti sarà costretto a crescere in fretta, in una corsa contro il tempo e contro i guerrieri nomadi che hanno rapito la sua famiglia. Un viaggio anche interiore quindi per Vaharo, che si troverà a vivere sensazioni mai provate prima e dovrà mettersi alla prova per superare i propri limiti, mentre sullo sfondo intorno a lui si spalanca l’ignoto.

VAN HELSINGIl detective del soprannaturale

29.90

A trasformare il Dottor Abraham Van Helsing in un personaggio ricorrente non fu un autore anglosassone, ma una coppia di giovani sceneggiatori italiani, Alfredo Castelli e Marco Baratelli. Nel 1970 ne fecero per primi il protagonista di una breve serie a fumetti disegnata con un insolito approccio grafico dal veterano Carlo Peroni. Fu solamente un caso, ma, dopo quelle storie (qui raccolte in una elegante edizione di pregio), molti altri Van Helsing finirono al centro di produzioni realizzate per vari media dando l’avvio a un nuovo filone orrorifico.

VERSACCI365 epigrammi

18.90

L’epigramma è un breve componimento poetico che si esaurisce in pochi versi pungenti, per lo più ironici o satirici, con cui si cerca di indurre il lettore al riso ma anche alla riflessione. È proprio questa la forma espressiva scelta da Moreno Burattini, uno dei più noti fumettisti italiani, per continuare a dar sfogo alla sua vena caustica, ironica e poetica al tempo stesso, espressa attraverso testi folgoranti nella loro brevità: dopo tre raccolte di aforismi, eccone una di epigrammi. I temi affrontati sono moderni e contemporanei, ma in fondo la fonte di ispirazione è sempre quella di Callimaco e di Marziale: la condizione umana osservata nel suo dipanarsi nella vita quotidiana. Se la qualità dei versi non pretende di competere con i classici greci e latini, un paragone con i poeti estemporanei popolari e illetterati (di ogni epoca) ci può stare. Del resto, le rime di Burattini nascono proprio come estemporanee, per dar vita a una sfida fatta con se stesso: pubblicare su Twitter un epigramma al giorno per un anno di fila.

ZIO BORISLa nuova (de)generazione - Le tavole di Zio Boris pubblicate da Martin Mystère - VARIANT LIMITED

29.90

EDIZIONE VARIANT LIMITED CON SOVRACOPERTINA 99 PEZZI

Per un lungo periodo gli ora vecchi lettori di fumetti (stiamo parlando infatti dei primi anni ’70) si sono sentiti tranquilli: la striscia che li minacciava or da questa or da quella testata era silenziosamente sparita dalla circolazione, e ricompariva soltanto in estemporanee ristampe. Con lei i suoi protagonisti: Zio Boris, creatore di mostri non sempre ben riusciti; Skull, teschio volante in grado di superare i Mach 2; Frankie, “creatura” sentimentale; Wolf, licantropo antropofago; Nonno Joe, la misteriosa “cosa” nella bara e il suo nemico giurato Van Helsing; Igor, assistente di laboratorio e procacciatore di cervelli freschi ma dalla dubbia provenienza; Bloody Mary, la bella del castello… sembravano essersene andati per sempre e non rappresentavano più un pericolo per gli incauti villici che frequentavano la zona. Tutto questo – avremmo appreso più tardi – perché la maledizione della strega Malefica li aveva fatti piombare in un sonno profondo “per almeno quarant’anni”. Ma, dopo quattro decadi, gli effetti della maledizione si sono esauriti, e Zio Boris e i suoi amici si sono risvegliati in quello che per loro è un mondo completamente nuovo e non facilmente comprensibile in un’inedita serie pubblicata dal 2016 in appendice a Martin Mystère, illustrata dapprima dal “classico” Daniele Fagarazzi e proseguita da Massimo Bonfatti. Questo è il primo volume che raccoglie le loro imprese, che, salvo interventi stregoneschi, hanno intenzione di continuare a lungo.

ZIO BORISLa nuova (de)generazione - Le tavole di Zio Boris pubblicate da Martin Mystère

22.90

Per un lungo periodo gli ora vecchi lettori di fumetti (stiamo parlando infatti dei primi anni ’70) si sono sentiti tranquilli: la striscia che li minacciava or da questa or da quella testata era silenziosamente sparita dalla circolazione, e ricompariva soltanto in estemporanee ristampe. Con lei i suoi protagonisti: Zio Boris, creatore di mostri non sempre ben riusciti; Skull, teschio volante in grado di superare i Mach 2; Frankie, “creatura” sentimentale; Wolf, licantropo antropofago; Nonno Joe, la misteriosa “cosa” nella bara e il suo nemico giurato Van Helsing; Igor, assistente di laboratorio e procacciatore di cervelli freschi ma dalla dubbia provenienza; Bloody Mary, la bella del castello… sembravano essersene andati per sempre e non rappresentavano più un pericolo per gli incauti villici che frequentavano la zona. Tutto questo – avremmo appreso più tardi – perché la maledizione della strega Malefica li aveva fatti piombare in un sonno profondo “per almeno quarant’anni”. Ma, dopo quattro decadi, gli effetti della maledizione si sono esauriti, e Zio Boris e i suoi amici si sono risvegliati in quello che per loro è un mondo completamente nuovo e non facilmente comprensibile in un’inedita serie pubblicata dal 2016 in appendice a Martin Mystère, illustrata dapprima dal “classico” Daniele Fagarazzi e proseguita da Massimo Bonfatti. Questo è il primo volume che raccoglie le loro imprese, che, salvo interventi stregoneschi, hanno intenzione di continuare a lungo.

STORIE TERRIFICANTI DA (non) LEGGERE DI NOTTE10 racconti spaventosi che non vi faranno dormire

17.90

Attenzione: le storie di questo libro sono davvero agghiaccianti, dopo aver letto questi racconti spaventosi e aver osservato questi disegni raccapriccianti non riuscirai più a dormire! Ma se ami gli spettri e i mostri e ti piace farti venire la pelle d’oca allora questo libro da brividi è proprio fatto apposta per te! All’interno troverai una creatura che vive nell’oscurità e si nutre di coloro che non prestano attenzione, un mostro creato dal discendente del dottor Frankenstein, una casa stregata nella notte di Halloween, un bambino che ha paura di quello che scenderà dal camino a Natale, una scuola con alunni molto strani e un ancor più strano costume da zombie, una babysitter a cui piace fare giochi terrificanti e tanto altro! Redatto dal pluripremiato editor Stephen Jones, con racconti firmati da alcuni dei più grandi maestri dell’horror internazionale: Stephen King, Ramsey Campbell, Neil Gaiman, Ronald Chetwynd-Hayes, Charles L. Grant, Lisa Morton, Lynda E. Rucker, Robert Shearman, Michael Marshall Smith e Manly Wade Wellman. Con le illustrazioni da incubo di Randy Broecker.

IL CARCIOFO NAZIONALENon vedo cosa ci sia da ridere!

19.90

Questo volume contiene anche la dichiarazione consensuale da far firmare alla donna con cui si esce perché accetti il nostro corteggiamento senza scambiarlo per molestie sessuali. C’è la rubrica “Lombroso aveva ragione”. C’è un sacco di altro materiale, quale quello delle “Riviste Impossibili”, tra cui spiccano “Unopiù” (parodia di Duepiù, ma riservata agli onanisti), “Prayboy” (un Playboy per preti) e “La zuppina italiana” (La cucina italiana fatta per chi mangia scatolette). Il tutto realizzato da Alfredo Castelli anche con la complicità di numeri uno del fumetto italiano quali Silver e Claudio Villa. Insomma, Il Carciofo Nazionale: Non vedo cosa ci sia da ridere fa vedere in realtà un sacco di cose da ridere.

MI RITIRO PER DELIRAREDalla A di Aforismi alla Z di Zagor

19.90

Aforismi, battute, facezie, giochi di parole, riflessioni sarcastiche o poetiche, frutto della penna corrosiva e dello sguardo controcorrente di uno dei più noti sceneggiatori italiani di fumetti. Frasi a effetto, brevissime e fulminanti, divise per argomento come in un dizionario universale, da leggere tutti insieme o saltando qua e là, puntando il dito a caso in cerca di una folgorazione. Senza necessariamente dover essere d’accordo. L’antologia riunisce il meglio delle precedenti raccolte e più di 1500 aforismi inediti.

L’ANATOMISTA ERETICO

21.90

Lo sceneggiatore Moreno Burattini con maliziosa professionalità sfrutta i colpi di scena e la tecnica cinematografica, esaltando la complessità della società dell’epoca. Secondo tradizione, a Matteo Realdo Colombo la spinta ad indagare i misteri della vulva scoccò mentre fornicava con una prostituta veneziana. Magari si allenava con qualche signora-bene, ma questo mica si poteva dire. Pur disilluso, ostacolato dai pregiudizi, fedele agli ideali di ricerca, dimostrò sempre la testardaggine di ricominciare. In nome della Scienza. Il disegnatore Davide Perconti il cui segno limpido sembra allinearsi allo stile dei maestri della ligne claire, dà una puntuale ricostruzione d’epoca nelle ambientazioni, ponendo in primo piano figure dai tratti grifagni, i caratteri ossessivi, bigotti, cinici. In contrasto appaiono figure femminili dalle espressioni dolci, i corpi sensuali, qualche volta ingenue o provocatrici ma sempre generose. Di qualità e di forme. (dalla prefazione di Claudio Dell’Orso)

“Amore di Venere o dolcezza della donna”: così, nella prima metà del Cinquecento, l’anatomista Matteo Realdo Colombo definiva il clitoride, che per primo studiò. Colombo si sottrasse al principio di autorità che da cinque secoli obbligava i medici a rifarsi alle opere di Galeno, e compì ricerche sperimentali sul campo, contraddicendo molte false credenze e indicando la strada a chi avrebbe studiato medicina dopo di lui. Ma quali furono gli esperimenti che Matteo Realdo condusse sul corpo delle donne per studiarne il clitoride, e arrivare fino all’essenza della femminilità.

OSCURA OSSESSIONE

14.90

Vincent, giovane abitante della fiabesca e medievale cittadina di Midian, evoca un demone molto potente per ottenere ricchezza e successo con le donne. Il demone esaudisce il suo desiderio e Vincent viene trascinato in un labirinto erotico, tra fanciulle bellissime che soccombono al suo fascino, omicidi violenti e inquietanti creature che sembrano uscite dal più oscuro degli inferni. Quando incontra Cassandra, stupenda e algida modella che sfila per le persone più agiate del villaggio, la sua vita è destinata a cambiare per sempre…

Dalla postfazione di Stefano Fantelli: “Staltari e Massagli, con Oscura Ossessione hanno dato vita a un universo gotico e sensuale, popolato da creature dolcissime e sadiche al contempo (che è poi il mio pane, siccome sono il Brujo). E il lettore, allo stesso modo del protagonista, non può che restarne ammaliato e finire spiaccicato come una falena nella luce che lo attrae, ingannevole, spietata, crudele. Una luce magnifica e oscura.”