• 0 Items - 0.00
    • Nessun prodotto nel carrello.

Autore

BONFATTI MASSIMO

Massimo “Bonfa” Bonfatti, classe 1960. La sua attività, in ordine cronologico:
1975. A bottega presso Silver.
1977. Frequenta l’Istituto d’arte di Modena e va a bottega da Bonvi con Roberto Ghiddi (ex allievo di Bonvi).
1980. Lavora per CartonCine Animazioni di Modena (Supergulp).
1982. A bottega da Clod (Pif e Nicoletta). Frequenta il D.A.M.S. di Bologna e l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
1988. Riprende a collaborare con Silver per Lupo Alberto, su cui pubblica anche la sua serie di strips, I Girovaghi. Di Cattivik realizzerà in 15 anni centinaia di storie, scritte o disegnate, e tutte le copertine del mensile
1989. Co-ideazione dell’inserto satirico Gazza ladra per La Gazzetta di Modena.
1992. Disegna per Comix.
1996. Manifesti per il Teatro Comunale di Modena, e illustrazioni per giornali/opuscoli del Comune di Modena e Provincia di Modena.
1998. Realizza un fumetto dall’unico soggetto per un film mai girato di Mario Monicelli, Capelli lunghi, e nel 2011 un documentario del Gruppo Tolau di Modena sullo stesso argomento.
2000. Co-autore insieme a Claudio Nizzi di Leo Pulp, per Sergio Bonelli Editore.
2011. Di Leo Pulp viene pubblicata una edizione in volume di grande formato ricca di inediti con l’editore SaldaPress, compresa una edizione cartonata a tiratura limitata contenente un bozzetto originale di story-board.
2013. Crea per SaldaPress un fumetto grottesco con il personaggio di Eutanasio Limortacci.
2015. Realizza a quattro mani con Casty una storia commemorativa di Topolino in stile Leo Pulp.
2016. Esce con SaldaPress il volume cartonato che raccoglie tutto il materiale della serie a strips I Girovaghi.
2018. Seconda storia per il 90° anniversario di Topolino realizzata a quattro mani con Casty.
Dal 2020 prosegue assieme ad Alfredo Castelli la storica strip horror-umoristica Zio Boris su Martin Mystère.

Libri dell'autore

IL FUMETTISTA DELL’IMPOSSIBILE – I mille volti di Alfredo Castelli

23.00

La mostra “Il Fumettista dell’Impossibile – I mille volti di Alfredo Castelli” è stata organizzata nel Museo Civico di Villa Colloredo Mels a Recanati, come omaggio a uno degli sceneggiatori più importanti di sempre, con una serie di circa 40 disegni originali realizzati appositamente per quest’occasione da alcuni grandi artisti italiani. La mostra è parte di un’iniziativa benefica più ampia e prevede la messa all’asta di tutte le opere esposte, il cui ricavato sarà devoluto interamente all’Associazione VIDAS di Milano. Questo è il catalogo della mostra, che raccoglie le opere insieme ai testi scritti da autori, collaboratori e amici di Castelli che hanno voluto ricordare l’importanza che Alfredo ha avuto nella loro vita e per il mondo del fumetto italiano. (Michele Gambini, Presidente Associazione Culturale Arcadia)

Con Lola Airaghi, Giancarlo Alessandrini, Fabiano Ambu, Luca Barbieri, Davide Barzi, Massimo Bonfatti, Daniele Brolli, Moreno Burattini, Giuseppe Camuncoli, Moreno Chiacchiera, Marco Ciardi, Clod, Raffaele Della Monica, Luca Del Savio, Stefano Di Vitto, Luca Enoch, Stefano Fantelli, Lucio Filippucci, Andrea Garagiola, James Hogg, Marcello Mangiantini, Paolo Massagli, Francesco Paciaroni, Giuseppe Palumbo, Vittorio Pavesio, Giuliano Piccininno, Carlo Recagno, Silvia Riccò, Gianni Sedioli, Antonio Serra, Antonio Sforza, Gianfranco Staltari, Rodolfo Torti, Marco Verni, Melissa Zanella, Stefano Zattera e tanti altri!

ZIO BORISLa nuova (de)generazione - Le tavole di Zio Boris pubblicate da Martin Mystère

22.90

Per un lungo periodo gli ora vecchi lettori di fumetti (stiamo parlando infatti dei primi anni ’70) si sono sentiti tranquilli: la striscia che li minacciava or da questa or da quella testata era silenziosamente sparita dalla circolazione, e ricompariva soltanto in estemporanee ristampe. Con lei i suoi protagonisti: Zio Boris, creatore di mostri non sempre ben riusciti; Skull, teschio volante in grado di superare i Mach 2; Frankie, “creatura” sentimentale; Wolf, licantropo antropofago; Nonno Joe, la misteriosa “cosa” nella bara e il suo nemico giurato Van Helsing; Igor, assistente di laboratorio e procacciatore di cervelli freschi ma dalla dubbia provenienza; Bloody Mary, la bella del castello… sembravano essersene andati per sempre e non rappresentavano più un pericolo per gli incauti villici che frequentavano la zona. Tutto questo – avremmo appreso più tardi – perché la maledizione della strega Malefica li aveva fatti piombare in un sonno profondo “per almeno quarant’anni”. Ma, dopo quattro decadi, gli effetti della maledizione si sono esauriti, e Zio Boris e i suoi amici si sono risvegliati in quello che per loro è un mondo completamente nuovo e non facilmente comprensibile in un’inedita serie pubblicata dal 2016 in appendice a Martin Mystère, illustrata dapprima dal “classico” Daniele Fagarazzi e proseguita da Massimo Bonfatti. Questo è il primo volume che raccoglie le loro imprese, che, salvo interventi stregoneschi, hanno intenzione di continuare a lungo.

ZIO BORISLa nuova (de)generazione - Le tavole di Zio Boris pubblicate da Martin Mystère - VARIANT LIMITED

29.90

EDIZIONE VARIANT LIMITED CON SOVRACOPERTINA 99 PEZZI

Per un lungo periodo gli ora vecchi lettori di fumetti (stiamo parlando infatti dei primi anni ’70) si sono sentiti tranquilli: la striscia che li minacciava or da questa or da quella testata era silenziosamente sparita dalla circolazione, e ricompariva soltanto in estemporanee ristampe. Con lei i suoi protagonisti: Zio Boris, creatore di mostri non sempre ben riusciti; Skull, teschio volante in grado di superare i Mach 2; Frankie, “creatura” sentimentale; Wolf, licantropo antropofago; Nonno Joe, la misteriosa “cosa” nella bara e il suo nemico giurato Van Helsing; Igor, assistente di laboratorio e procacciatore di cervelli freschi ma dalla dubbia provenienza; Bloody Mary, la bella del castello… sembravano essersene andati per sempre e non rappresentavano più un pericolo per gli incauti villici che frequentavano la zona. Tutto questo – avremmo appreso più tardi – perché la maledizione della strega Malefica li aveva fatti piombare in un sonno profondo “per almeno quarant’anni”. Ma, dopo quattro decadi, gli effetti della maledizione si sono esauriti, e Zio Boris e i suoi amici si sono risvegliati in quello che per loro è un mondo completamente nuovo e non facilmente comprensibile in un’inedita serie pubblicata dal 2016 in appendice a Martin Mystère, illustrata dapprima dal “classico” Daniele Fagarazzi e proseguita da Massimo Bonfatti. Questo è il primo volume che raccoglie le loro imprese, che, salvo interventi stregoneschi, hanno intenzione di continuare a lungo.