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EROS IN FABULAL'irripetibile stagione delle fiabe erotiche a fumetti

24.90
Nel novembre 1972 Biancaneve, di Rubino Ventura e Leone Frollo (con la complicità del deus ex machina di questa industria, Renzo Barbieri), dà l’avvio a un effetto valanga che prosegue con numerose testate antologiche (come Fiabe Proibite, Sexy Favole, Sexy Favole Doppie, Favolette Sexy) e altrettante con protagonista fisso (tra cui Cappuccetto Rosso, Maghella, Cenerentola, Pinocchio, Fata Turchina). Un avvenimento (contro)culturale che raggiunge il suo picco nel 1974, con ben quattordici diverse testate in edicola, ma che termina di fatto nel 1978 con la chiusura di Biancaneve e poche sparute uscite successive, soprattutto ristampe. Dopo il successo di Colpo d’osceno, Davide Barzi ritorna con un nuovo saggio dal piglio brillante da romanzo che racconta finalmente un pezzo di storia culturale, sociale, umana e professionale mai analizzata sino a oggi.

JULIAN

23.90

In Julian alcuni protagonisti, ma soprattutto l’atmosfera e le ambientazioni, trascinano il lettore in una vicenda intrigante a sfondo storico che devia pagina dopo pagina sempre più verso il weird e l’horror, come del resto non potremmo aspettarci diversamente da autori come il noto giallista Carlo Lucarelli e lo sceneggiatore Stefano Fantelli (Dylan Dog, Zagor), coadiuvati ai disegni da Marcello Mangiantini (Zagor, Martin Mystère).

«Uno scorcio macabro e romantico sulla palpitante Francia della Rivoluzione, raccontata da una prospettiva completamente inedita e con un finale… fuori di testa!»
– Silvia Riccò, Horror Dipendenza

«Tra le mie mille battaglie quotidiane contro i mulini a vento, c’è quella di vedere un giorno cancellato definitivamente il termine “riduzione” riferito alla rielaborazione di un testo letterario in forma di fumetto. Sentite come suona bene invece “adattamento”: è una parola quantomeno neutra, poi il giudizio si emette nel merito del lavoro di rielaborazione, non già nel termine che (s)qualifica a priori l’operazione stessa. E veniamo a Julian: un adattamento sontuoso, perché Carlo Lucarelli fornisce un testo raffinato nell’analisi storica e psicologica (oltre che divertente e ben scritto) e Stefano Fantelli sa tradire rimanendo fedele, sa “vedere” nella prosa ciò che può diventare immagine e trasformarlo in linguaggio visivo, ma con l’appiglio della didascalia che contrappunta le suggestive tavole di Marcello Mangiantini in un raro equilibrio tra testo e disegno. “Riduzione”… ma come vi permettete?»
– Davide Barzi (Martin Mystère, Dylan Dog)

CORNELIOLa maschera del male

23.90
«Cornelio Bizzarro è nato da Mauro Smocovich e Giuseppe di Bernardo che hanno avuto l’idea e poi mi hanno coinvolto. Visto che il personaggio è uno scrittore e aveva a che fare con le cose che più o meno mi girano attorno, è venuto loro in mente di usare la mia immagine. All’inizio mi sembrava una cosa folle, una sciocchezza… ma siete matti? Poi siccome la storia ha un piega ironica, è quasi una presa in giro, allora ho detto va bene… dopodiché mi sono visto disegnato in tutti i modi ed è stato molto divertente. La storia è quella di uno scrittore horror – noir in crisi di ispirazione che si trova involontariamente coinvolto in vicende al limite del sovrannaturale per colpa di una ragazza di sua conoscenza, una specie di suo alter ego. Ad aiutarlo e ispirarlo ci sono alcuni personaggi letterari come Sandokan, Sherlock Holmes o Philip Marlowe. Dal punto di vista grafico sono molto contento, al di là del fatto che ci sia dentro io, è davvero un ottimo fumetto.»
– CARLO LUCARELLI
Un fumetto ricco di suspense e divertimento, sospeso tra il noir, il thriller e l’horror, ideato e scritto con arguzia e ironia da Carlo Lucarelli, Giuseppe Di Bernardo e Mauro Smocovich. Tra un enigma e l’altro, tra un’avventura da incubo e una poliziesca, il protagonista è affiancato dalla dinamica e sensuale Vanessa. La ragazza (modella e fotografa) vuole essere la musa ispiratrice del suo scrittore preferito, trascinandolo là dove il mistero è più misterioso, dove il crimine e la paura sono nascosti e dove ogni angolo nasconde creature oscure scaturite da menti malate.
Questo volume contiene le storie “Technozombie” e “La maschera del male”, con i disegni rispettivamente di Sergio Gerasi e di Marco Fara & Daniele Statella.

CORNELIOIl Club della Paura

23.90

«Spegnete la luce e accendete una candela. Per presentare un albo di un collega come Cornelio ci vuole la giusta atmosfera. Non curatevi degli strani rumori di catene provenienti dal seminterrato… il mestiere dello scrittore, si sa, è fatto di concretezza. E se di spirito si tratta, è soprattutto spirito di sacrificio. Sì, perché la letteratura è una cosa seria, anche quando è raccontata attraverso le vignette di un fumetto di chi ha vissuto sulla sua pelle le storie che racconta. Uno come Cornelio, insomma. La prima volta che l’ho incontrato ho avuto la sensazione di averlo già visto da qualche parte. Si sa, l’ambiente letterario italiano è piccolo e ci si conosce tutti. E la gente mormora? Direte voi. Non solo la gente. Forse un’occhiata a quel seminterrato bisognerebbe dargliela.»
– BARBARA BARALDI

Quella che stiamo per raccontare è una storia di puro e semplice orrore, un mistero naturalmente. Un mistero misterioso. Un giallo. Sì, anche. Ma tremendo e spaventoso, con tanto, tanto sangue e una violenza cieca che non sembra avere nulla di umano. Se questo fosse un libro potrebbe essere La metà oscura di Stephen King e se fosse un film sarebbe un thriller claustrofobico degli Anni Settanta, come quelli di Lucio Fulci. Ma questa è la storia di Cornelio Bizzarro, uno scrittore noir di successo senza più idee. E se non scrive, se non dà vita ai suoi eroi, i demoni dell’anima prenderanno il sopravvento?

Un fumetto ricco di suspense e divertimento, sospeso tra il noir, il thriller e l’horror, ideato e scritto con arguzia e ironia da Carlo Lucarelli, Giuseppe Di Bernardo e Mauro Smocovich. Tra un enigma e l’altro, tra un’avventura da incubo e una poliziesca, il protagonista è affiancato dalla dinamica e sensuale Vanessa. La ragazza (modella e fotografa) vuole essere la musa ispiratrice del suo scrittore preferito, trascinandolo là dove il mistero è più misterioso, dove il crimine e la paura sono nascosti e dove ogni angolo nasconde creature oscure scaturite da menti malate.

Questo volume contiene le storie “Il Club della Paura” e “La reliquia del vampiro”, con i disegni rispettivamente di Marco Fara & Daniele Statella e di Francesco Bonanno.

La preistoria di TILT

23.90

Nel 1968 tre autori quasi esordienti (Marco Baratelli, Alfredo Castelli e Mario Gomboli), insieme a un veterano del fumetto, Carlo Peroni, diedero vita a Tilt, una rivista umoristica autoprodotta ispirata all’americana Mad. Tilt uscì per soli due numeri, eppure, lungi dall’essere dimenticata, generò un piccolo “cult” ed è regolarmente citata nelle opere sul fumetto italiano. Tutto questo e molto altro ancora lo potete leggere nella presentazione di questo volume, che ripropone in quasi-anastatica quei due albi mai più ristampati da oltre cinquant’anni. L’esperimento sociologico che ci interessa compiere è il seguente: può un lettore di oggi sorridere e apprezzare battute scritte più di mezzo secolo fa e ispirate da personaggi in gran parte dimenticati? Noi scommettiamo di sì, ma se le cose andranno diversamente, ammetteremo con lealtà la sconfitta. Saremo un po’ dispiaciuti per avervi fatto spendere inutilmente del denaro, ma riusciremo a farcene una ragione.

ARTHUR KINGSegni d'autore alla corte del King

23.90

In occasione del venticinquennale (1993 – 2018) dall’uscita del primo albo di Arthur King, il celebre fumetto creato dallo sceneggiatore Lorenzo Bartoli e dal disegnatore Andrea Domestici, Cut-Up Publishing presenta il volume in edizione di pregio Arthur King: Segni d’autore alla corte del King, un “best of” delle migliori storie, qui riproposte in grande formato, una ricchissima selezione di tutte le prestigiose firme che hanno lasciato il segno nella serie, come Corrado Mastantuono, Tito Faraci, Giuliano Piccininno, Massimo Carnevale, Saverio Tenuta, Guglielmo Signora, Lucio Leoni, Emanuela Negrin, Greg, Alessandro Bignamini e tanti altri. Mentre la “Arthur King Gallery” contiene i contributi di Roberto De Angelis, Paolo Mottura, Giuseppe Palumbo, Marco Soldi, Luigi Siniscalchi, Maurizio Di Vincenzo, Mauro Talarico, Alessandro Gottardo e tanti altri.

“Spero che Segni d’autore alla corte del King, con le tavole vintage dei molti autori presenti nel volume riesca a trasmettere anche solo una piccola parte di tutte le emozioni che tutti noi abbiamo provato nel crearle. Grazie di cuore a Cut-Up Publishing, a tutte le prestigiose firme presenti nel volume e a tutti i lettori vecchi e nuovi che si troveranno a leggere o rileggere queste piccole perle di un piccolo grande fumetto cult degli anni 90!” (Andrea Domestici)

ZIO BORISLa nuova (de)generazione - Le tavole di Zio Boris pubblicate da Martin Mystère

22.90

Per un lungo periodo gli ora vecchi lettori di fumetti (stiamo parlando infatti dei primi anni ’70) si sono sentiti tranquilli: la striscia che li minacciava or da questa or da quella testata era silenziosamente sparita dalla circolazione, e ricompariva soltanto in estemporanee ristampe. Con lei i suoi protagonisti: Zio Boris, creatore di mostri non sempre ben riusciti; Skull, teschio volante in grado di superare i Mach 2; Frankie, “creatura” sentimentale; Wolf, licantropo antropofago; Nonno Joe, la misteriosa “cosa” nella bara e il suo nemico giurato Van Helsing; Igor, assistente di laboratorio e procacciatore di cervelli freschi ma dalla dubbia provenienza; Bloody Mary, la bella del castello… sembravano essersene andati per sempre e non rappresentavano più un pericolo per gli incauti villici che frequentavano la zona. Tutto questo – avremmo appreso più tardi – perché la maledizione della strega Malefica li aveva fatti piombare in un sonno profondo “per almeno quarant’anni”. Ma, dopo quattro decadi, gli effetti della maledizione si sono esauriti, e Zio Boris e i suoi amici si sono risvegliati in quello che per loro è un mondo completamente nuovo e non facilmente comprensibile in un’inedita serie pubblicata dal 2016 in appendice a Martin Mystère, illustrata dapprima dal “classico” Daniele Fagarazzi e proseguita da Massimo Bonfatti. Questo è il primo volume che raccoglie le loro imprese, che, salvo interventi stregoneschi, hanno intenzione di continuare a lungo.

LA LUNGA NOTTE DE L’INSONNE

22.90
Giuseppe Di Bernardo è riuscito a dare spazio e corpo a un personaggio che ci ha raggiunto prima con le sue storie a fumetti e ora con questo romanzo. Giuseppe è riuscito a dare voce a questa musica conturbante che coinvolge i lettori in misteriose avventure, in bilico fra il drammatico e il paranormale. Le storie abbandonano la carta del libro e invadono i nostri sogni, i neri fili d’inchiostro si sollevano dalle pagine e, come i neri capelli della protagonista Desdemona Metus, avviluppano i nostri pensieri e li trasformano in incubi. Incubi liberatori e costruttivi. Utili per affrontare la realtà da un punto di vista diverso e maturo, per non addormentarsi di fronte alle paure e ai problemi.
(dalla prefazione di Carlo Lucarelli e Mauro Smocovich)

FRANKENSTEIN ILLUSTRATO

22.90

Nel 1970 il giovane (allora) sceneggiatore Alfredo Castelli progettò per Gino Sansoni, editore della rivista Horror, un volume dal titolo Frankenstein Illustrato, nell’intento di celebrare, pur se con un po’ di ritardo, i 150 anni del romanzo di Mary Shelley. La proposta fu accettata, ma, per varie ragioni, i lavori si interruppero. Rimase soltanto il poco materiale già prodotto: una filmografia 1910 – 1970, la presentazione di Forrest J. Ackerman, direttore della rivista Famous Monsters of Filmland, l’originale della copertina e la riduzione di Frankenstein illustrata da Giorgio Montorio per la collana I classici a fumetti. Nel 2018, in occasione del 200° compleanno del mostro e del suo artefice, l’autore ha recuperato quel vecchio materiale e ha concluso il lavoro iniziato mezzo secolo prima; nel 2023 ha ripreso in mano il volume e lo ha completamente rivisto e aggiornato, trasformandolo di fatto in un libro inedito. Cucendo pezzi vecchi e nuovi con un’operazione degna di Victor Frankenstein, ha generato un ibrido che può ben vantare il titolo di ”novità più vecchia del mondo”.

COLPO D’OSCENOAutori e personaggi del fumetto horror erotico italiano

22.90
La storia del fumetto di genere horror italiano tende a vedere la seminale rivista Horror del 1969 come capostipite, a citare sbrigativamente quel che accade nel quindicennio successivo e a concentrarsi poi sui fasti della seconda metà degli anni Ottanta e dei primi anni Novanta. Eppure istanze, temi, archetipi e molti autori sono nati e cresciuti in quelle testate considerate sottoprodotti. Terror, Oltretomba e diverse altre testate similari sono state terreno di sperimentazione dei più disparati temi, luoghi e personaggi dal gotico alle istanze più contemporanee della paura. Personaggi come Zora, Lucifera, Sukia, Ulula, Wallestein e Yra, dal loro sottobosco hanno inserito nella narrazione diversi degli elementi che si sarebbero poi ritrovati nelle testate seguenti e considerate mainstream. Autori come Leone Frollo, Giovanni Romanini e Ferdinando Tacconi, al servizio di un editore illuminato e coraggioso come Renzo Barbieri, hanno realizzato opere che solo ora riemergono “da un periodo di arbitrario oscuramento” dovuto ai contenuti sexy (peraltro inizialmente labili quando non inesistenti) che – più di quelli orrorifici – li hanno emarginati dalla storiografia ufficiale.
Dalla prefazione di Moreno Burattini: «Non so se l’ottimo Davide Barzi si voglia defifinire “sociologo”, certamente è saggista estremamente competente in ambito fumettistico, e questo libro, che esplora solo una parte del vasto continente dell’erotismo disegnato dilagante nelle edicole di un tempo, aiuta a capire tanti come, dove, chi e perché, rendendo merito ad autori che indubbiamente ci hanno reso più divertente la vita.»

TUTTA COLPA DEI MIEI GENITORI(Prima di nascere non ero così)

21.90

Valentina Uccheddu, nata nell’isola del blu, la Sardegna, e approdata nel verde della pianura padana, a perdersi negli occhi dei bambini di diversa nazionalità che la chiamano “maestra”. Da sempre appassionata di libri e fumetti in cui si è trovata immersa grazie agli interessi del padre e dei fratelli più grandi. Cura un blog su cui riversa sensazioni e suggestioni del quotidiano e delle sue scorribande nei boschi, e nel quale non teme di cimentarsi con la poesia. È stata coautrice del libro Parlami di lei, ricordo di alcune donne della bassa parmense. Scrive sui social da quando Twitter aveva 140 caratteri e ha socializzato così tanto da sposare uno dei suoi follower. Tutta colpa dei miei genitori è la sua prima raccolta di aforismi, un libro in cui troverete molte verità, forse a volte un po’ amare, ma sempre con il sorriso sulle labbra.

Con le illustrazioni di Raffaele Della Monica, Stefano Di Vitto, James Hogg, Anna Lazzarini, Patrizia Mandanici, Marcello Mangiantini, Gianni Sedioli, Walter Venturi, Stefano Voltolini.

L’ANATOMISTA ERETICO

21.90

Lo sceneggiatore Moreno Burattini con maliziosa professionalità sfrutta i colpi di scena e la tecnica cinematografica, esaltando la complessità della società dell’epoca. Secondo tradizione, a Matteo Realdo Colombo la spinta ad indagare i misteri della vulva scoccò mentre fornicava con una prostituta veneziana. Magari si allenava con qualche signora-bene, ma questo mica si poteva dire. Pur disilluso, ostacolato dai pregiudizi, fedele agli ideali di ricerca, dimostrò sempre la testardaggine di ricominciare. In nome della Scienza. Il disegnatore Davide Perconti il cui segno limpido sembra allinearsi allo stile dei maestri della ligne claire, dà una puntuale ricostruzione d’epoca nelle ambientazioni, ponendo in primo piano figure dai tratti grifagni, i caratteri ossessivi, bigotti, cinici. In contrasto appaiono figure femminili dalle espressioni dolci, i corpi sensuali, qualche volta ingenue o provocatrici ma sempre generose. Di qualità e di forme. (dalla prefazione di Claudio Dell’Orso)

“Amore di Venere o dolcezza della donna”: così, nella prima metà del Cinquecento, l’anatomista Matteo Realdo Colombo definiva il clitoride, che per primo studiò. Colombo si sottrasse al principio di autorità che da cinque secoli obbligava i medici a rifarsi alle opere di Galeno, e compì ricerche sperimentali sul campo, contraddicendo molte false credenze e indicando la strada a chi avrebbe studiato medicina dopo di lui. Ma quali furono gli esperimenti che Matteo Realdo condusse sul corpo delle donne per studiarne il clitoride, e arrivare fino all’essenza della femminilità.

WOMANAnna Lazzarini Artbook

21.90

Dalla prefazione di Antonio Serra: Conosco Anna da molto tempo, e tra i disegni che troverete in queste pagine le vignette realizzate per Legs Weaver, Nathan Never o Greystorm mi richiamano immediatamente alla memoria decine di momenti che hanno segnato professionalmente le nostre vite. Altre immagini, invece, non le avevo mai viste (alcune portano la data del 2019, che è lo stesso anno in cui scrivo, per cui sono recentissime) e ci fanno vedere la capacità assolutamente istintiva e naturale di Anna nel disegnare le anatomie sia maschili che femminili, accompagnandole a una composizione sempre sintetica ed efficace, la sua passione per gli animali (e i cavalli in particolare) la sua maniacale (qui è un complimento!) attenzione al dettaglio.

DOCTEUR MYSTÈREI due dottori

20.90

«Ho scoperto l’esistenza del Docteur Mystère nel 1994, in una libreria antiquaria di Saint Remi de Provence: dava nome a un grosso volume dei Voyages Excentriques edito da Boivin che mi incuriosì a causa del suo titolo. Lo acquistai, lo lessi con una certa fatica (è molto verboso e spesso ripetitivo) e tuttavia decisi di trasformare il protagonista in un antenato del mio personaggio più longevo, Martin Mystère.»
(ALFREDO CASTELLI)

Il Docteur Mystère originale è stato creato nel 1899 dallo scrittore francese Paul d’Ivoi, uno dei più prolifici autori di romanzi popolari di quel genere che all’epoca veniva definito di “avventure eccentriche”.

Nel 1998, dopo cent’anni, il Docteur Mystère è stato ripreso da Alfredo Castelli e Lucio Filippucci che ne hanno rivisitato integralmente il personaggio e lo hanno inserito nell’universo di Martin Mystère, trasformandolo nel protagonista di incredibili e folli storie dai toni umoristici che riprendono con affettuosa ironia i grandi temi della letteratura popolare dei primi del Novecento.

In questo volume, per la prima volta in assoluto, il Docteur ritorna in entrambe le sue versioni, in due diverse avventure a dir poco straordinarie.

LE EROTICOMICHE

20.90

Una recente ricerca della University of Southern Mississippi rivela che l’umorismo a sfondo sessuale non fa ridere le donne alla ricerca di relazioni durature. Quindi, se intendete comprare questo regalo per portarlo a un primo appuntamento, attenzione, nuoce gravemente alle prospettive matrimoniali! In qualsiasi altro caso, invece, leggetelo e regalatelo senza paura: un fuoco di fila di fulminanti tavole autoconclusive a sfondo erotico, da leggere tutte assieme o da centellinare prima di andare a dormire o di qualunque altra cosa decidiate di fare tra le lenzuola!

HOLLYWOOD O MORTE

19.90

Hollywood 1938. Doremì, giovane pianista e compositore italiano, Olga, sua moglie, cantante e attrice russa, Ernesto, loro amico e agente, cercano di farsi strada nel rutilante mondo del cinema. Frequentano party, inseguono conoscenze e opportunità, coltivano aspirazioni di cui non sempre sono essi stessi convinti. Si sono resi autonomi dal loro mecenate e impresario, il conte Paolini, che però continua a sorvegliarli nell’ombra, condizionandone le scelte professionali. Il cinema sta cambiando: i film musicali impazzano, l’impatto del sonoro e del colore ha trasformato l’industria. Impegnato ad affinare il proprio stile compositivo in questo non facile contesto, Doremì si sente però morbosamente attratto da una Hollywood oscura, nella quale è difficile se non impossibile scorgere la differenza tra business e crimine organizzato. Una lunga catena di morti misteriose sta falcidiando le star del cinema, si accumulano casi irrisolti di bizzarri incidenti, suicidi più che dubbi, omicidi senza responsabilità accertate.

IL CARCIOFO NAZIONALENon vedo cosa ci sia da ridere!

19.90

Questo volume contiene anche la dichiarazione consensuale da far firmare alla donna con cui si esce perché accetti il nostro corteggiamento senza scambiarlo per molestie sessuali. C’è la rubrica “Lombroso aveva ragione”. C’è un sacco di altro materiale, quale quello delle “Riviste Impossibili”, tra cui spiccano “Unopiù” (parodia di Duepiù, ma riservata agli onanisti), “Prayboy” (un Playboy per preti) e “La zuppina italiana” (La cucina italiana fatta per chi mangia scatolette). Il tutto realizzato da Alfredo Castelli anche con la complicità di numeri uno del fumetto italiano quali Silver e Claudio Villa. Insomma, Il Carciofo Nazionale: Non vedo cosa ci sia da ridere fa vedere in realtà un sacco di cose da ridere.

MI RITIRO PER DELIRAREDalla A di Aforismi alla Z di Zagor

19.90

Aforismi, battute, facezie, giochi di parole, riflessioni sarcastiche o poetiche, frutto della penna corrosiva e dello sguardo controcorrente di uno dei più noti sceneggiatori italiani di fumetti. Frasi a effetto, brevissime e fulminanti, divise per argomento come in un dizionario universale, da leggere tutti insieme o saltando qua e là, puntando il dito a caso in cerca di una folgorazione. Senza necessariamente dover essere d’accordo. L’antologia riunisce il meglio delle precedenti raccolte e più di 1500 aforismi inediti.

Straordinarie imprese di terra, di cielo e di alcova di Sir Aladdin Gulliver Simbad Munchausen Junior e altre vicende sorprendenti

19.90

Nel 1975, dopo il grande successo di riviste come Métal Hurlant o L’écho des savanes, la casa editrice parigina Vaillant, famosa per il popolarissimo settimanale Pif Gadget, mise insieme il primo numero di una rivista tanto bella quanto sconosciuta. Era intitolata Bazar, e raccoglieva i migliori autori francesi del momento: Jean-Claude Forest, che vi firmava un nuovo episodio di Barbarella, Alexis, Gotlib, Pichard e molti altri. Quel numero fu tirato in sole 150 copie: serviva infatti per un’area test in cui, sfortunatamente, non ebbe successo. Il progetto venne abbandonato e la quasi-inesistente rivista fu dimenticata per più di 40 anni, finché il regista Guillaume Podrovnik le dedicò nel 2016 un servizio sul prestigioso canale culturale franco-tedesco Arte. Anche Alfredo Castelli collaborò a Bazar in qualità di sceneggiatore. In questo volume troverete la breve serie Sir Aladdin Gulliver Simbad Munchausen Junior illustrata da Georges Pichard, che sopravvisse in Francia per un secondo episodio dopo quello del fatale “Numero zero”, e venne brevemente continuata in Italia da Enzo Jannuzzi.

IO E ZAGORLa strada verso Darkwood

19.90

La strada verso Darkwood è la strada verso l’avventura e la fantasia. Il viaggio che porta al mondo incantato di Zagor, lo Spirito con la Scure, è anche un viaggio attraverso la storia, la geografia, le tradizioni, le culture di paesi lontani che però possono servire a capire meglio la nostra realtà e persino noi stessi. Creato da Guido Nolitta (alias Sergio Bonelli) e da Gallieno Ferri nel 1961, il leggendario eroe dalla casacca rossa ha fatto sognare intere generazioni di lettori e ha realizzato il sogno di uno di essi: Moreno Burattini, che fin da bambino voleva scriverne le storie e lo sta facendo da trent’anni. Questo è il racconto di come una passione è diventata una professione.

Moreno Burattini è di un anno più giovane di Zagor. Il personaggio a fumetti creato nel 1961 da Sergio Bonelli e da Gallieno Ferri ha segnato la sua vita, così come ha lasciato una impronta indelebile in quella di milioni di lettori in Italia e nel mondo. Da trent’anni, l’autore di questo saggio scrive le avventure dello Spirito con la Scure. Così come emozionanti sono le tante storie da lui ideate per permettere alla leggenda dell’eroe di Darkwood di perpetuarsi, così sono affascinanti i mille aneddoti qui narrati in una sorta di autobiografia professionale intrigante come un romanzo. La scrittura di Burattini ci porta dentro la mente di un inventore di trame e personaggi, ci mostra il dietro le quinte della nascita di un racconto disegnato, ci spalanca le porte del mondo degli autori e dei loro fans, ci propone il ritratto di grandi figure della storia del fumetto italiano. Ma, soprattutto, ci permette di assistere, passo dopo passo, al realizzarsi del sogno di un ragazzino, che voleva fabbricare favole e ci è riuscito.

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