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Fumetti

NO NAMEEterni Ritorni

17.00

Masakatsu Noname nasce in Giappone il 4 novembre 1969 e muore negli USA il 15 febbraio 1997. Questa di per sé potrebbe anche essere una cosa positiva: venendo a mancare prima di compiere i ventotto anni, entra a far parte del selezionatissimo “Club 27”, composto da personaggi spirati a quell’età. Con la sola differenza che Masakatsu si dimentica di raggiungere la celebrità prima del decesso come invece ha saggiamente fatto gente come Janis Joplin, Jim Morrison e Kurt Cobain. Eppure le premesse per Masakatsu erano buone: cavia da laboratorio in terra nipponica, emigrato negli Stati Uniti alla ricerca di un posto da super eroe. Purtroppo sapersi presentare è tutto, e lui arriva al primo colloquio senza costume sgargiante, denominazione eroica e superpoteri. Solo superproblemi, quelli tanti, ma da soli non fanno la differenza. Al primo scontro con un supercriminale locale, Masakatsu muore. Però con un bel nome di battaglia: No Name! E da qui, finalmente, il successo! Più o meno…

KRAKEN INFERNO

17.90

Dalla prefazione di Stefano Fantelli: “La piccola Cassandra dal carattere di acciaio ora è una fotografia appesa giù nella cabina del capitano, è una viola che spunta in un cimitero sommerso. Ma c’è il filo invisibile e magico che continua a tenerli legati. Lui da una parte, che insegue una vendetta silenziosa come le profondità del mare. Lei dall’altra parte del filo, sospesa tra la dimensione onirica e l’inferno. Ma Inferno è anche il nome della nave, l’inferno è questo oceano spaventoso fatto di sangue, catrame e lacrime in cui Cassandra è scivolata, come una sorta di Euridice in acido. E il capitano “monumentale figlio di puttana”, è un Orfeo impazzito con il serbatoio del dolore che segna il pieno, e il kraken chiamato Abisso è la sua balena bianca.”

MINI FIABEe altre storie

17.90

Le fiabe come non ve le hanno mai raccontate. L’aspetto più maligno, nero, sensuale, gotico e perverso di tanti personaggi delle fiabe che ci sono familiari da sempre, con cui siamo cresciuti tutti quanti. Da Biancaneve a Cenerentola, dalla Bella Addormentata a Trilli di Peter Pan, da Pinocchio ad Alice nel Paese delle Meraviglie, passando per Pollicino e Raperonzolo, solo per citarne alcuni. Scoprirete aspetti di loro che non avete mai neanche sognato. Questo nuovo volume di Paolo Massagli è un gioiello macabro e grottesco.

Dalla prefazione di Giuseppe Di Bernardo: “Le pagine a fumetti di Paolo Massagli sono piene di uno spietato humor più nero della pece infernale con la quale sembrano illustrate. Il grottesco diventa creepy e wired, ma lo è da molto prima che questi aggettivi diventassero cool e social. Grazie al suo talentuoso pennello, i corsetti, i meccanismi, le cuciture, gli innesti metallici e i bendaggi, diventano sublime bellezza. Le illustrazioni sono disturbanti e allo stesso tempo seducenti, cariche di una tensione erotica annodata alla celebrazione della morte, Eros e Thanatos, bianco e nero che stanno in perfetto equilibrio come nello Yin e Yang.”

SESSANTOTTO e dintorni

18.90

Un decennio di grandi sconvolgimenti, di rivoluzioni culturali, di invenzioni epocali. Tipo il topless e la minigonna. Ah, sì, poi le gag comiche del volume raccontano il Sessantotto, come il mondo ci è arrivato, come l’ha vissuto e cosa ha generato: vi si narrano i trasferimenti in massa dalla campagna alla città, l’avvento degli elettrodomestici, delle materie plastiche e dei cibi conservati e surgelati, la diffusione del televisore, la rivolta studentesca, la conquista della Luna e i prima anni Settanta. Ma soprattutto il topless e la minigonna.

PASOL (2 di 2)L'amore, la mamma e tutto il resto

18.90

Alterato ego anarchico ipersessuale del suo disgraziato autore, Pasol è un piccolo Cult dell’underground italiano. Pubblicato nel 1998 sulla rivista alternativa Orcodrillo (poi Odrillo), è protagonista, dal 2002, di sei volumi a lui dedicati con l’etichetta indipendente Annexia e di illustri collaborazioni lungo lo stivale. Autobiografico…? Ovviamente si. Ergo ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente voluto.

Questo secondo volume raccoglie tutte le tavole autoconclusive, le storie di Emilio, Pasolik e Super Bifidus. Contiene inoltre la partecipazione speciale di Diabolik e Giorgio Rebuffi (Tiramolla, Cucciolo, Lupo Pugaciòff), con tre lunghe storie a fumetti e una sterminata gallery di omaggi ad opera di grandi autori del fumetto internazionale tra cui: Ivo Milazzo, Sergio Bonelli, Giorgio Cavazzano, Silver, Leo Ortolani, Igort, Alfredo Castelli, Sergio Toppi, Carlo Ambrosini, Corrado Mastantuono, Mario Gomboli, Roberto Baldazzini, Lorenzo Mattotti, Giuseppe Camuncoli, Don Rosa, Edika e molti altri.

Interventi critici di Moreno Burattini, Roberto Guerrini, Emiliano Pagani, Daniele Caluri e Roberto Freak Antoni.

BLACK & WHY?Comicbook of dead

19.00

Fumetti, sketch, illustrazioni, fiabe dark, filastrocche. 30 anni di immagini del terrore. Storie di morti, di vivi, morti vivi, spettri, macellai pazzi, sedie a rotelle e aspirapolvere che si nutrono di persone, stomaci autarchici, tra horror e humour nerissimo, in memoria del fumetto americano anni ’60 e ’70. Ma anche disegni per libri come Debbi la strana (dello stesso PDO), Eden Underground di Alessandro Manzetti, Alla fine della notte di Stefano Fantelli e per le rubriche “Non aprite quella posta” (Splatter) e “L’angolo della bestia” (Cattivik). Per gli acrilici bianco su nero si può coniare la definizione di Espressionismo Rupestre: scene primitive di azione paraumana, impronte spiritiche, psicoradiografie postlynchiane tra infanzia e disturbo mentale. Il palladium delle opere raccolte è un dossier di polaroid dal mondo dei morti, fotogrammi ectoplasmici di un neon-realismo pre-gotico.

LE MASCHERE DELL’ORRORE

19.90

La trasposizione a fumetti di alcune delle storie più spaventose dei nostri tempi, magnifiche e inquietanti opere d’arte firmate da Stephen King, Robert R. McCammon, Mort Castle, Paul Dale Anderson, F. Paul Wilson, Robert E. Weinberg e Wayne Allen Sallie. Il Masque era un’elaborata rappresentazione teatrale popolare in Inghilterra durante il XVI e XVII secolo. L’argomento principale erano la vendetta e l’orrore. I Masques di solito sondavano le radici del male. Signore e signori, preparatevi allo shock, alla suspense, alle idee sorprendentemente stimolanti e alla meraviglia. Lasciate che il ballo in maschera abbia inizio!

Dalla prefazione di Stefano Fantelli: “State per entrare in un regno new gothic dove nulla e nessuno è davvero come appare. Un luogo nascosto alla vista, annidato nei recessi più bui della mente, in attesa del momento perfetto per rivelarsi, solo per spaventarvi. In questa raccolta di storie horror indimenticabili, scoprirete l’agghiacciante verità raccontata dai più grandi maestri di oggi, loro vi raggiungeranno e vi attireranno nel profondo della loro oscurità, dove sanno meglio muoversi. Preparatevi a entrare in una realtà da incubo in cui gli occhi possono ingannarvi, dove maschere oscure celano il terrore imminente che si sta per rivelare…”

ALICE DARKLo specchio spezzato

19.90

L’adolescenza è una guerra in trincea, un campo minato di illusioni, una pianura emozionale disseminata di cocci di bottiglia chiamati “aspettative”. Quando i desideri sono più potenti dei sogni, quando credi che la solitudine sia una malattia da cui non è possibile guarire, quello è il momento di crescere. O per restare giovani. Giovani per sempre.

Alice Dark è una serie creata da Lorenzo Bartoli (sceneggiatura) e Andrea Domestici (disegni), di genere fantasy/dark. Alice sembra una ragazza normale, ma si ritroverà ben presto nel mezzo di una storia assurda che la catapulta in un mondo fantastico, una sorta di cyberspazio dalle tinte fantasy.

“Alice vive nel web. È il suo mondo, pieno di storie e di infinite possibilità. Ma pieno anche di falsità, di fake, di gente che cerca di apparire diversa da come è veramente. Alice vive in un mondo di pixel, di codici binari, di bites. Quello che vediamo noi è solo l’aspetto grafico che abbiamo scelto di darle,ma lei è un’idea, una proiezione, un’aspettativa, un sogno. Avevo in mente una scintilla, una traccia su cui costruire una storia: se uno scrittore buttasse i file originali dei suoi romanzi nel cestino del computer, come la prenderebbero i personaggi protagonisti di quelle storie? Cosa farebbero, per cercare di risolvere la situazione? L’idea, quando la raccontavo, piaceva un po’ a tutti. I personaggi hanno vite a tempo, anche se sono fatti di carta e inchiostro. Proprio come noi. Quindi, la storia di Alice Dark si interroga sulla vita, la morte, le aspettative, l’esistenza di un dio, la fede in se stessi, la ricerca sul dopo…” (Lorenzo Bartoli)

Straordinarie imprese di terra, di cielo e di alcova di Sir Aladdin Gulliver Simbad Munchausen Junior e altre vicende sorprendenti

19.90

Nel 1975, dopo il grande successo di riviste come Métal Hurlant o L’écho des savanes, la casa editrice parigina Vaillant, famosa per il popolarissimo settimanale Pif Gadget, mise insieme il primo numero di una rivista tanto bella quanto sconosciuta. Era intitolata Bazar, e raccoglieva i migliori autori francesi del momento: Jean-Claude Forest, che vi firmava un nuovo episodio di Barbarella, Alexis, Gotlib, Pichard e molti altri. Quel numero fu tirato in sole 150 copie: serviva infatti per un’area test in cui, sfortunatamente, non ebbe successo. Il progetto venne abbandonato e la quasi-inesistente rivista fu dimenticata per più di 40 anni, finché il regista Guillaume Podrovnik le dedicò nel 2016 un servizio sul prestigioso canale culturale franco-tedesco Arte. Anche Alfredo Castelli collaborò a Bazar in qualità di sceneggiatore. In questo volume troverete la breve serie Sir Aladdin Gulliver Simbad Munchausen Junior illustrata da Georges Pichard, che sopravvisse in Francia per un secondo episodio dopo quello del fatale “Numero zero”, e venne brevemente continuata in Italia da Enzo Jannuzzi.

LE EROTICOMICHE

20.90

Una recente ricerca della University of Southern Mississippi rivela che l’umorismo a sfondo sessuale non fa ridere le donne alla ricerca di relazioni durature. Quindi, se intendete comprare questo regalo per portarlo a un primo appuntamento, attenzione, nuoce gravemente alle prospettive matrimoniali! In qualsiasi altro caso, invece, leggetelo e regalatelo senza paura: un fuoco di fila di fulminanti tavole autoconclusive a sfondo erotico, da leggere tutte assieme o da centellinare prima di andare a dormire o di qualunque altra cosa decidiate di fare tra le lenzuola!

DOCTEUR MYSTÈREI due dottori

20.90

«Ho scoperto l’esistenza del Docteur Mystère nel 1994, in una libreria antiquaria di Saint Remi de Provence: dava nome a un grosso volume dei Voyages Excentriques edito da Boivin che mi incuriosì a causa del suo titolo. Lo acquistai, lo lessi con una certa fatica (è molto verboso e spesso ripetitivo) e tuttavia decisi di trasformare il protagonista in un antenato del mio personaggio più longevo, Martin Mystère.»
(ALFREDO CASTELLI)

Il Docteur Mystère originale è stato creato nel 1899 dallo scrittore francese Paul d’Ivoi, uno dei più prolifici autori di romanzi popolari di quel genere che all’epoca veniva definito di “avventure eccentriche”.

Nel 1998, dopo cent’anni, il Docteur Mystère è stato ripreso da Alfredo Castelli e Lucio Filippucci che ne hanno rivisitato integralmente il personaggio e lo hanno inserito nell’universo di Martin Mystère, trasformandolo nel protagonista di incredibili e folli storie dai toni umoristici che riprendono con affettuosa ironia i grandi temi della letteratura popolare dei primi del Novecento.

In questo volume, per la prima volta in assoluto, il Docteur ritorna in entrambe le sue versioni, in due diverse avventure a dir poco straordinarie.

WOMANAnna Lazzarini Artbook

21.90

Dalla prefazione di Antonio Serra: Conosco Anna da molto tempo, e tra i disegni che troverete in queste pagine le vignette realizzate per Legs Weaver, Nathan Never o Greystorm mi richiamano immediatamente alla memoria decine di momenti che hanno segnato professionalmente le nostre vite. Altre immagini, invece, non le avevo mai viste (alcune portano la data del 2019, che è lo stesso anno in cui scrivo, per cui sono recentissime) e ci fanno vedere la capacità assolutamente istintiva e naturale di Anna nel disegnare le anatomie sia maschili che femminili, accompagnandole a una composizione sempre sintetica ed efficace, la sua passione per gli animali (e i cavalli in particolare) la sua maniacale (qui è un complimento!) attenzione al dettaglio.

L’ANATOMISTA ERETICO

21.90

Lo sceneggiatore Moreno Burattini con maliziosa professionalità sfrutta i colpi di scena e la tecnica cinematografica, esaltando la complessità della società dell’epoca. Secondo tradizione, a Matteo Realdo Colombo la spinta ad indagare i misteri della vulva scoccò mentre fornicava con una prostituta veneziana. Magari si allenava con qualche signora-bene, ma questo mica si poteva dire. Pur disilluso, ostacolato dai pregiudizi, fedele agli ideali di ricerca, dimostrò sempre la testardaggine di ricominciare. In nome della Scienza. Il disegnatore Davide Perconti il cui segno limpido sembra allinearsi allo stile dei maestri della ligne claire, dà una puntuale ricostruzione d’epoca nelle ambientazioni, ponendo in primo piano figure dai tratti grifagni, i caratteri ossessivi, bigotti, cinici. In contrasto appaiono figure femminili dalle espressioni dolci, i corpi sensuali, qualche volta ingenue o provocatrici ma sempre generose. Di qualità e di forme. (dalla prefazione di Claudio Dell’Orso)

“Amore di Venere o dolcezza della donna”: così, nella prima metà del Cinquecento, l’anatomista Matteo Realdo Colombo definiva il clitoride, che per primo studiò. Colombo si sottrasse al principio di autorità che da cinque secoli obbligava i medici a rifarsi alle opere di Galeno, e compì ricerche sperimentali sul campo, contraddicendo molte false credenze e indicando la strada a chi avrebbe studiato medicina dopo di lui. Ma quali furono gli esperimenti che Matteo Realdo condusse sul corpo delle donne per studiarne il clitoride, e arrivare fino all’essenza della femminilità.

COLPO D’OSCENOAutori e personaggi del fumetto horror erotico italiano

22.90
La storia del fumetto di genere horror italiano tende a vedere la seminale rivista Horror del 1969 come capostipite, a citare sbrigativamente quel che accade nel quindicennio successivo e a concentrarsi poi sui fasti della seconda metà degli anni Ottanta e dei primi anni Novanta. Eppure istanze, temi, archetipi e molti autori sono nati e cresciuti in quelle testate considerate sottoprodotti. Terror, Oltretomba e diverse altre testate similari sono state terreno di sperimentazione dei più disparati temi, luoghi e personaggi dal gotico alle istanze più contemporanee della paura. Personaggi come Zora, Lucifera, Sukia, Ulula, Wallestein e Yra, dal loro sottobosco hanno inserito nella narrazione diversi degli elementi che si sarebbero poi ritrovati nelle testate seguenti e considerate mainstream. Autori come Leone Frollo, Giovanni Romanini e Ferdinando Tacconi, al servizio di un editore illuminato e coraggioso come Renzo Barbieri, hanno realizzato opere che solo ora riemergono “da un periodo di arbitrario oscuramento” dovuto ai contenuti sexy (peraltro inizialmente labili quando non inesistenti) che – più di quelli orrorifici – li hanno emarginati dalla storiografia ufficiale.
Dalla prefazione di Moreno Burattini: «Non so se l’ottimo Davide Barzi si voglia defifinire “sociologo”, certamente è saggista estremamente competente in ambito fumettistico, e questo libro, che esplora solo una parte del vasto continente dell’erotismo disegnato dilagante nelle edicole di un tempo, aiuta a capire tanti come, dove, chi e perché, rendendo merito ad autori che indubbiamente ci hanno reso più divertente la vita.»

FRANKENSTEIN ILLUSTRATO

22.90

Nel 1970 il giovane (allora) sceneggiatore Alfredo Castelli progettò per Gino Sansoni, editore della rivista Horror, un volume dal titolo Frankenstein Illustrato, nell’intento di celebrare, pur se con un po’ di ritardo, i 150 anni del romanzo di Mary Shelley. La proposta fu accettata, ma, per varie ragioni, i lavori si interruppero. Rimase soltanto il poco materiale già prodotto: una filmografia 1910 – 1970, la presentazione di Forrest J. Ackerman, direttore della rivista Famous Monsters of Filmland, l’originale della copertina e la riduzione di Frankenstein illustrata da Giorgio Montorio per la collana I classici a fumetti. Nel 2018, in occasione del 200° compleanno del mostro e del suo artefice, l’autore ha recuperato quel vecchio materiale e ha concluso il lavoro iniziato mezzo secolo prima; nel 2023 ha ripreso in mano il volume e lo ha completamente rivisto e aggiornato, trasformandolo di fatto in un libro inedito. Cucendo pezzi vecchi e nuovi con un’operazione degna di Victor Frankenstein, ha generato un ibrido che può ben vantare il titolo di ”novità più vecchia del mondo”.

ZIO BORISLa nuova (de)generazione - Le tavole di Zio Boris pubblicate da Martin Mystère

22.90

Per un lungo periodo gli ora vecchi lettori di fumetti (stiamo parlando infatti dei primi anni ’70) si sono sentiti tranquilli: la striscia che li minacciava or da questa or da quella testata era silenziosamente sparita dalla circolazione, e ricompariva soltanto in estemporanee ristampe. Con lei i suoi protagonisti: Zio Boris, creatore di mostri non sempre ben riusciti; Skull, teschio volante in grado di superare i Mach 2; Frankie, “creatura” sentimentale; Wolf, licantropo antropofago; Nonno Joe, la misteriosa “cosa” nella bara e il suo nemico giurato Van Helsing; Igor, assistente di laboratorio e procacciatore di cervelli freschi ma dalla dubbia provenienza; Bloody Mary, la bella del castello… sembravano essersene andati per sempre e non rappresentavano più un pericolo per gli incauti villici che frequentavano la zona. Tutto questo – avremmo appreso più tardi – perché la maledizione della strega Malefica li aveva fatti piombare in un sonno profondo “per almeno quarant’anni”. Ma, dopo quattro decadi, gli effetti della maledizione si sono esauriti, e Zio Boris e i suoi amici si sono risvegliati in quello che per loro è un mondo completamente nuovo e non facilmente comprensibile in un’inedita serie pubblicata dal 2016 in appendice a Martin Mystère, illustrata dapprima dal “classico” Daniele Fagarazzi e proseguita da Massimo Bonfatti. Questo è il primo volume che raccoglie le loro imprese, che, salvo interventi stregoneschi, hanno intenzione di continuare a lungo.

ARTHUR KINGSegni d'autore alla corte del King

23.90

In occasione del venticinquennale (1993 – 2018) dall’uscita del primo albo di Arthur King, il celebre fumetto creato dallo sceneggiatore Lorenzo Bartoli e dal disegnatore Andrea Domestici, Cut-Up Publishing presenta il volume in edizione di pregio Arthur King: Segni d’autore alla corte del King, un “best of” delle migliori storie, qui riproposte in grande formato, una ricchissima selezione di tutte le prestigiose firme che hanno lasciato il segno nella serie, come Corrado Mastantuono, Tito Faraci, Giuliano Piccininno, Massimo Carnevale, Saverio Tenuta, Guglielmo Signora, Lucio Leoni, Emanuela Negrin, Greg, Alessandro Bignamini e tanti altri. Mentre la “Arthur King Gallery” contiene i contributi di Roberto De Angelis, Paolo Mottura, Giuseppe Palumbo, Marco Soldi, Luigi Siniscalchi, Maurizio Di Vincenzo, Mauro Talarico, Alessandro Gottardo e tanti altri.

“Spero che Segni d’autore alla corte del King, con le tavole vintage dei molti autori presenti nel volume riesca a trasmettere anche solo una piccola parte di tutte le emozioni che tutti noi abbiamo provato nel crearle. Grazie di cuore a Cut-Up Publishing, a tutte le prestigiose firme presenti nel volume e a tutti i lettori vecchi e nuovi che si troveranno a leggere o rileggere queste piccole perle di un piccolo grande fumetto cult degli anni 90!” (Andrea Domestici)

La preistoria di TILT

23.90

Nel 1968 tre autori quasi esordienti (Marco Baratelli, Alfredo Castelli e Mario Gomboli), insieme a un veterano del fumetto, Carlo Peroni, diedero vita a Tilt, una rivista umoristica autoprodotta ispirata all’americana Mad. Tilt uscì per soli due numeri, eppure, lungi dall’essere dimenticata, generò un piccolo “cult” ed è regolarmente citata nelle opere sul fumetto italiano. Tutto questo e molto altro ancora lo potete leggere nella presentazione di questo volume, che ripropone in quasi-anastatica quei due albi mai più ristampati da oltre cinquant’anni. L’esperimento sociologico che ci interessa compiere è il seguente: può un lettore di oggi sorridere e apprezzare battute scritte più di mezzo secolo fa e ispirate da personaggi in gran parte dimenticati? Noi scommettiamo di sì, ma se le cose andranno diversamente, ammetteremo con lealtà la sconfitta. Saremo un po’ dispiaciuti per avervi fatto spendere inutilmente del denaro, ma riusciremo a farcene una ragione.

CORNELIOIl Club della Paura

23.90

«Spegnete la luce e accendete una candela. Per presentare un albo di un collega come Cornelio ci vuole la giusta atmosfera. Non curatevi degli strani rumori di catene provenienti dal seminterrato… il mestiere dello scrittore, si sa, è fatto di concretezza. E se di spirito si tratta, è soprattutto spirito di sacrificio. Sì, perché la letteratura è una cosa seria, anche quando è raccontata attraverso le vignette di un fumetto di chi ha vissuto sulla sua pelle le storie che racconta. Uno come Cornelio, insomma. La prima volta che l’ho incontrato ho avuto la sensazione di averlo già visto da qualche parte. Si sa, l’ambiente letterario italiano è piccolo e ci si conosce tutti. E la gente mormora? Direte voi. Non solo la gente. Forse un’occhiata a quel seminterrato bisognerebbe dargliela.»
– BARBARA BARALDI

Quella che stiamo per raccontare è una storia di puro e semplice orrore, un mistero naturalmente. Un mistero misterioso. Un giallo. Sì, anche. Ma tremendo e spaventoso, con tanto, tanto sangue e una violenza cieca che non sembra avere nulla di umano. Se questo fosse un libro potrebbe essere La metà oscura di Stephen King e se fosse un film sarebbe un thriller claustrofobico degli Anni Settanta, come quelli di Lucio Fulci. Ma questa è la storia di Cornelio Bizzarro, uno scrittore noir di successo senza più idee. E se non scrive, se non dà vita ai suoi eroi, i demoni dell’anima prenderanno il sopravvento?

Un fumetto ricco di suspense e divertimento, sospeso tra il noir, il thriller e l’horror, ideato e scritto con arguzia e ironia da Carlo Lucarelli, Giuseppe Di Bernardo e Mauro Smocovich. Tra un enigma e l’altro, tra un’avventura da incubo e una poliziesca, il protagonista è affiancato dalla dinamica e sensuale Vanessa. La ragazza (modella e fotografa) vuole essere la musa ispiratrice del suo scrittore preferito, trascinandolo là dove il mistero è più misterioso, dove il crimine e la paura sono nascosti e dove ogni angolo nasconde creature oscure scaturite da menti malate.

Questo volume contiene le storie “Il Club della Paura” e “La reliquia del vampiro”, con i disegni rispettivamente di Marco Fara & Daniele Statella e di Francesco Bonanno.

CORNELIOLa maschera del male

23.90
«Cornelio Bizzarro è nato da Mauro Smocovich e Giuseppe di Bernardo che hanno avuto l’idea e poi mi hanno coinvolto. Visto che il personaggio è uno scrittore e aveva a che fare con le cose che più o meno mi girano attorno, è venuto loro in mente di usare la mia immagine. All’inizio mi sembrava una cosa folle, una sciocchezza… ma siete matti? Poi siccome la storia ha un piega ironica, è quasi una presa in giro, allora ho detto va bene… dopodiché mi sono visto disegnato in tutti i modi ed è stato molto divertente. La storia è quella di uno scrittore horror – noir in crisi di ispirazione che si trova involontariamente coinvolto in vicende al limite del sovrannaturale per colpa di una ragazza di sua conoscenza, una specie di suo alter ego. Ad aiutarlo e ispirarlo ci sono alcuni personaggi letterari come Sandokan, Sherlock Holmes o Philip Marlowe. Dal punto di vista grafico sono molto contento, al di là del fatto che ci sia dentro io, è davvero un ottimo fumetto.»
– CARLO LUCARELLI
Un fumetto ricco di suspense e divertimento, sospeso tra il noir, il thriller e l’horror, ideato e scritto con arguzia e ironia da Carlo Lucarelli, Giuseppe Di Bernardo e Mauro Smocovich. Tra un enigma e l’altro, tra un’avventura da incubo e una poliziesca, il protagonista è affiancato dalla dinamica e sensuale Vanessa. La ragazza (modella e fotografa) vuole essere la musa ispiratrice del suo scrittore preferito, trascinandolo là dove il mistero è più misterioso, dove il crimine e la paura sono nascosti e dove ogni angolo nasconde creature oscure scaturite da menti malate.
Questo volume contiene le storie “Technozombie” e “La maschera del male”, con i disegni rispettivamente di Sergio Gerasi e di Marco Fara & Daniele Statella.